OBAMA, E' gia' delusione ?

gilgamesh58 - 9 novembre 2007

Dunque Obama. Il volto nuovo... La speranza di un mondo migliore...

L' America e l' Europa in festa. Il futuro del mondo improvvisamente sembra tingersi di rosa, addirittura la crisi finanziaria e la recessione economica sembrano fare meno paura...

"E' bello, giovane ed abbronzato" ha detto Berlusconi, non si sa se con una punta di cattiveria. La frase, anzi la parola "abbronzato" è stata presa a pretesto dal PD e dall' opposizione tutta per montare una nuova insignificante e stucchevole campagna contro il Cavaliere, accusandolo addirittura di "razzismo", non rendendosi conto di autoaccusarsi in quanto  il vedere (o, si spera, il far finta di vedere) intenti razzisti  in espressioni che vorrebbero essere semplicemente scherzose, è rivelatore  (questo sì) di una mentalità ancorata ad una visione razzista.  Riporta giustamente l'ex ambasciatore Sergio Romano: "Il razzismo non si sconfigge con il galateo ipocrita del silenzio. Lo avremo sconfitto quando potremo liberamente scherzare sul colore della pelle degli altri senza essere sospettati di intenzioni malevole"...

Eppure forse stavolta il Cavaliere nella sua battuta esibizionista è andato (inconsapevolmente? volutamente?) vicino a dire una verità: Obama è giovane, bello abbronzato, idealista, progressista... dunque ha, fin troppo manifestamente, tutte le qualità per piacere, per dare un volto nuovo all' America che era diventata impresentabile quando ad impersonarla era il volto vacuo, ottuso e brutale di bush. 

Quando gli americani, o meglio le lobby che li controllano e ne controllano il governo (chiunque vi sia a capo), ci chiameranno affinchè forniamo soldati, denaro, appoggio politico alle loro guerre razziste ed imperialiste, sarà un po' più difficile dire NO se a sollecitare il nostro appoggio  sarà Obama: il presidente giovane, bello, abbronzato, idealista... 

Quando gli americani affermeranno che le risoluzioni dell' ONU sono da applicare solo quando fanno loro comodo, mentre porrranno il veto ad ogni risoluzione anche di semplice condanna che vada contro gli interessi di USA o Israele, sarà un po' più difficile denunciare l' ipocrita doppiezza di questo atteggiamento  se a comportarsi così sarà Obama:  il presidente giovane, bello, abbronzato, idealista...

Quando gli americani solleciteranno noi europei a volgere le spalle alla Russia, rea di avere una propria politica estera, rea di aver osato   lamentarsi dello spiegamento di missili NATO ai suoi confini e di non aver accettato che la Georgia (notoria maestra di democrazia  coccolata da Israele e USA) invadesse con la forza l' Ossezia e l' Abkazia, sarà un po' più difficile  resistere a queste "sollecitazioni"  se provengono da Obama, il presidente giovane bello, abbronzato, idealista...

Quando gli americani ci spiegheranno che è opportuno che le loro truppe rimangano in Iraq   "fino a quando sarà necessario" sarà un po' più difficile criticare se a spiegarcelo sarà Obama, colui che quando non era ancora in corsa per la presidenza votò contro l' invasione dell' Iraq, Obama la "colomba", il presidente giovane, bello, abbronzato,  idealista...

Quando gli americani minacceranno l' Iran che vuole dotarsi di centrali ad energia nucleare (e nello stesso tempo fingeranno di non vedere le centinaia di testate nucleari di cui già dispone Israele in barba ed al di fuori di ogni trattato di non proliferazione), sarà un po' più difficile rilevare l' incongruenza se le minacce partiranno da Obama, colui che all' inizio della campagna per le primarie diceva che avrebbe dialogato con l' Iran, Obama il pacifista,  il presidente giovane, bello, abbronzato, idealista...

Nel momento in cui scrivo sono passati solo 4 giorni dal voto presidenziale ed il futuro presidente Obama:

  • si è immediatamente preoccupato di dirci che il ritiro dall' Iraq non potrà comunque avvenire prima di diciotto mesi, 
  • che saranno stanziate nuove truppe in Afghanistan, 
  • si è circondato da uno staff di esperti di politica estera costituito da personaggi noti per essere "falchi" per quanto riguarda la situazione mediorientale ed i rapporti con Mosca:  Emanuel Rahm ("il nostro uomo alla casa bianca" secondo Il quotidiano israeliano Maariv), Dennis Ross (intransigente istigatore dell' opzione militare contro Teheran e storico protettore, dai tempi di Camp David, degli interessi israeliani),   Madeleine Albright (...si, proprio lei: l' artefice delle guerre balcaniche), i Brzezinski (il capostipite Zbigniew Brzezinski è soprannominato il dottor Stranamore per la manifesta ostilità contro l'  URSS prima,  contro la Russia oggi)
  • in risposta al telegramma di congratulazioni  di Amadinejad ha già espresso minacce contro il programma nucleare iraniano (infischiandosene del National Intelligence Estimate delle stesse agenzie di Intelligence statunitensi del 2007, secondo cui l'Iran aveva terminato ogni programma di fabbricazione di armi nucleari nel 2003).

Rahm capogabinetto di Obama

Emanuel Rahm, capogabinetto di Obama

Spero di essere pessimista. spero che Obama non faccia la fine di Colin Powell o della Rice, gli "utili idioti" che, proprio per la loro supposta maggiore "presentabilità" (non tanto per il colore della pelle, ma in quanto considerati "colombe"), hanno dato una mano a farci ingoiarei soliti rospi cui l' unilateralismo brutale, l' ipocrisia e l' arroganza  degli USA ci ha abituato.

gilgamesh58

 

 fonti - approfondimenti

dichiarazioni antiarabe del padre di Emanuel Rahm

le dichiarazioni riportate da ADNKRONOS

il piano di guerra di Emanuel per i democratici - articolo di John Walsh 


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